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Gaudium et spes, luctus et angor... queste famose parole dell'ultimo Concilio, poste all'inizio della Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, si riferiscono ai nostri contemporanei, i poveri in particolare, e insieme a loro a tutti i discepoli di Cristo. In dimensione ridotta, questi termini esprimono anche la mia esperienza di questi ultimi sei anni, come direttore della rivista Teresianum. Spero che la gioia e la speranza siano sempre più predominanti nel futuro della rivista sotto la guida del nuovo direttore Lukasz Strzyz-Steinert, professore aggiunto della nostra Facoltà e già membro del comitato editoriale. Visto che al momento della sua nomina questo numero era già pronto, mi ha suggerito di scrivere ancora l'ultimo editoriale, aprendo così la strada a una nuova tappa e a un nuovo orizzonte. Negli ultimi anni, si è scelto di porre l'accento, oltre che su diversi contributi dei professori della nostra Facoltà, soprattutto sull'ambito degli studi accademici carmelitani, cosicché quasi tre quarti degli articoli sono legati a figure o temi del Carmelo. Anche se di solito i numeri della rivista sono composti da una miscellanea di articoli in cinque lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese e tedesco), abbiamo potuto offrire tre numeri tematici (con tendenza crescente!): il primo, nel 2015, raccoglie i contributi del convegno internazionale sull'humanum in Teresa d'Avila, in occasione del cinquecentenario della sua nascita, il secondo, nel 2018, sull'orientamento della teologia spirituale nella nostra Facoltà con diversi articoli dei professori del Teresianum (numero esaurito e, forse, da riprendere) e il terzo, nel 2019, con gli interventi al convegno su memoria e speranza in Giovanni della Croce. Dal 2015 la pubblicazione online viene curata da Brepols, ma gli articoli più datati sono presenti su varie piattaforme: con accesso libero sul catalogo pubblico della biblioteca del "Teresianum" (1947-), su Dialnet (1947-) e sul BIS (Bibliographia Internationalis Spiritualitatis, 2007-), con apposito abbonamento su ATLA (American Theological Library Association) e su ProQuest Religion Database. Inoltre, la rivista è stata valutata positivamente dai seguenti organismi: LITaRS (Louvain Index of Theology and Religious Studies), CIRC (Clasificación Integrada de Revistas Científicas 2020), ERIH Plus (European Reference Index for the Humanities) e in Italia da ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca).