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Cos'è l'uomo? Questa domanda fondamentale dell'antropologia di tutti i tempi guida anche Edith Stein nei suoi numerosi studi negli ambiti della fenomenologia, della pedagogia, dell'antropologia cristiana e della spiritualità. Edith Stein (1891-1942), ebrea tedesca, convertitasi alla fede cattolica, poi entrata nel Monastero delle Carmelitane Scalze di Colonia, ha dato la sua vita in offerta d'amore, olocausto, per la riconciliazione e la salvezza del popolo ebreo e del popolo tedesco, nonché per la pace in tutto il mondo. Già la sua vita e il suo martirio, nel lager di sterminio ad Auschwitz, è una eloquentissima risposta alla domanda antropologica: l'uomo è un cercatore di Dio, è un pellegrino, che parte dal mondo con tutti i suoi limiti e le sue oscurità, per giungere a quella vita, che non ha più né limiti, né oscurità. E lo è come persona e come comunità. Leggendo e scoprendo in Cristo la verità essenziale sull'uomo, Edith Stein sviluppa una visione cristiana sull'uomo, rilevando il senso ultimo dell'esistenza umana e la via per realizzare questo senso.