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Il papa Giovanni Paolo II, nella sua omelia della beatificazione, nel 1983, colloca la Beata Maria di Gesù Crocifisso nel contesto attuale della Terra Santa: "Carmelitana scalza, nata sulla terra che vide lo svolgimento della vita di Gesù di Nazareth; terra situata in una regione che continua in questi tempi ad essere al centro di molte gravi preoccupazioni e dolorose tensioni". In seguito il Papa dice: "L'umile serva di Cristo, Maria di Gesù Crocifisso, appartenendo per la razza, per il rito, per la sua vocazione e per le sue peregrinazioni ai popoli dell'Oriente, ed essendone in qualche modo rappresentante, è come un dono per la Chiesa universale e per quelli che, nelle tristi condizioni di lotte e di sangue in cui si trovano, ricorrono specialmente adesso, con grande fiducia nel cuore, alla sua fraterna intercessione, nella speranza che, grazie alle preghiere della serva di Dio, saranno ristabilite infine la pace e la concordia su queste terre dove 'il Verbo si è fatto carne' (Gv 1,14), Egli che è proprio Lui la nostra pace".