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L'uso di tecniche sempre più sofisticate in archeologia richiede un saper fare che sia in grado di gestire al meglio gli strumenti che la modernità offre. Così è per la fotografia che con l'introduzione digitale ha aperto nuovi scenari nella documentazione sul campo, nel lavoro di postproduzione, nell'archiviazione dei dati e nella comunicazione archeologica. Il computer e la macchina fotografica digitale sono ormai compagni inseparabili della "trowel" nel bagaglio dell'archeologo che opera sul campo, il cui "mestiere" si va sempre più configurando come "professione". Questo manuale, nato dalla passione per la fotografia, dal quotidiano lavoro sul campo e in studio, contribuisce, attraverso la già matura esperienza del giovane autore, a superare la tradizionale separazione tra sapere e saper fare. Prefazione di Franco Cambi. Presentazione di Andrea Ciacci.