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I "figli di Babele" nascono dalla città ideale che ha sede fra la testa e il cuore dell'autore, vengono mandati in giro per il mondo a predicare l'altra verità, o l'altra confusione. I suoi personaggi principali, quelli che parlano la lingua della sua terra, il suo dialetto-lingua, sono Gesù e la Madonna, gli apostoli e S. Giuseppe e lo stesso Dio. Ma sono ritratti in situazioni per nulla ufficiali: sono il padre e la madre dell'autore, i suoi fratelli e sorelle, sono gli zii e i vicini di casa. E parlano il dialetto barlettano. Così l'autore li immagina, e così li ama, mentre escono dalle pose obbligate dell'iconografia ufficiale e assumono gli atteggiamenti della gente comune.