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La storia di "Ivan lo scemo" venne scritta da Tolstoj all'apice dela sua carriera di letterato e di pensatore politico. La censura zarista capì subito che sotto l'innocenza della fiaba si nascondeva una condanna totale dell'organizzazione statale, con il suo apparato militare, la sua economia capitalistica e la sua connivenza con la chiesa. Così ne vietò la pubblicazione. Venne la rivoluzione ma anche il nuovo regime trovò difficile accettare il messaggio radicale di Tolstoj: la storia venne sì pubblicata, ma solo nei volumi delle opere complete dello scrittore. Politici, militari, intellettuali, commercianti: Ivan lo Scemo, il protagonista di questa fiaba, se ne prende gioco e ha la meglio su tutti.