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Carroll era attratto irresistibilmente dalle bambine. Le sue piccole amiche erano figlie di colleghi, come la famosa Alice, oppure bambine conosciute in spiaggia o in treno: le invitava a casa per la merenda, le intratteneva con giochi e incontri, e se erano lontane scriveva loro come un vero innamorato. Dunque, le adescava, le frequentava, le spogliava per fotografarle. Un pedofilo? Non si sa. Qui sono state raccolte le lettere più belle, traboccanti del nonsense che ha reso celebre l'autore di "Alice nel paese delle meraviglie".