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La Commedia dell'Arte, 'dimenticata' per quasi due secoli in seguito alla riforma goldoniana, riemerge con forza nelle pratiche delle avanguardie del Novecento arricchita di nuovi significati. Nel panorama del teatro italiano del secondo dopoguerra, una delle esperienze più significative è quella di Giovanni Poli, attore, autore, regista e pedagogo animato dal desiderio di rinnovare il teatro a lui contemporaneo attraverso lo studio e la reinvenzione di questa tradizione perduta. Grazie ai documenti rinvenuti nel 2011, Giulia Filacanapa ricostruisce il percorso di questa singolare figura di artista, fondatore del Teatro Universitario di Ca' Foscari e poi del Teatro a l'Avogaria, e analizza i processi attraverso i quali egli elabora negli anni uno stile e una poetica personali, di cui l'esempio più alto è La commedia degli Zanni. A corredo, il catalogo breve dell'Archivio Giovanni Poli, conservato oggi presso l'Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, che ne ha co-curato la redazione; la trascrizione di una selezione di documenti testuali inediti; una serie di testimonianze di attori e collaboratori; una dettagliata teatrografia.