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Le elezioni del 1946 - le comunali del 17 marzo, il voto per l'Assemblea Costituente e il referendum su monarchia/repubblica del 2 giugno - gettarono anche a San Miniato le basi della democrazia. L'orientamento di voto che si delineò nel 1946 a San Miniato, come in quasi tutta la Toscana, costituì uno snodo storico nella regione perché si sarebbe mantenuto per decenni. Prima di arrivare all'approfondita analisi del triplice voto del 1946 nel Comune di San Miniato, condotta frazione per frazione, il libro ne ricostruisce i prodromi e le condizioni: il movimento clandestino antifascista negli anni Trenta e la catastrofe della seconda guerra mondiale, e poi la fine del fascismo, la guerriglia partigiana, la distruzione della città, la strage del Duomo, il CLN, la presenza degli americani, l'impegno delle giunte comunali dopo la Liberazione, la pronta ricostruzione dei partiti di sinistra, la mobilitazione dei mezzadri. Particolare risalto assume la figura di Concilio Salvadori, più volte sindaco e ininterrottamente assessore nei duri anni del dopoguerra.