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Tramonto del grande attore di Silvio d'Amico è un libro fondamentale per la storia del teatro dell'altro secolo. Peccato che questa figura, quella del grande attore, che allora, nonostante tutto, continuava a riempire platee spesso adoranti, fosse in via di estinzione, sostituita magari dal regista, che in quel momento - il 1929 appunto - ancora neppure esisteva. Questo libro redatto in anni di ricerche da Andrea Mancini intende celebrarne la ricorrenza, con la pubblicazione di una serie di saggi sulla figura di un grande critico, che preferiva farsi chiamare "cronista teatrale", sugli anni. Il libro si chiude con l'Opera dello straccione di John Gay, andato in scena con la regia di Vito Pandolfi, le scene di Toti Scialoja e l'interpretazione di Vittorio Gassman e di altri allievi dell'Accademia d'arte drammatica di Roma, che allora - evidentemente - non si chiamava ancora Silvio d'Amico.