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Protagonista è Domenico, il giovane abruzzese che agli inizi del 1900 lascia il paese natio (Aielli nel cuore della Marsica) per andare a lavorare, come tanti altri italiani, all'estero e che abbiamo conosciuto nel precedente romanzo "Intrigo matematico a Buffalo". La sua grande "passione", le formule e i rapporti matematici, che già aveva suscitato la meraviglia dell'architetto Wright fanno sì che il celebre architetto lo voglia con sé per la realizzazione di due nuovi edifici che ha avuto l'incarico di progettare. Ma Domenico è legato alla sua Erminia, la bella ragazza di cui è sempre innamorato, e che è rimasta al paese ad aspettarlo. Entra in conflitto con sé stesso: la proposta di Wright è allettante; oltre a garantirgli anni di lavoro, riconosce l'abilità dell'uomo e lo fa sentire orgoglioso della sua immagine, di quanto è riuscito a costruire anche se con poca formazione scolastica. Che fare? La scelta è difficile. La scelta è dare una impostazione alla propria vita, al proprio futuro. Cosa prevarrà? L'amore per la sua Erminia e la sua famiglia oppure soddisfare il suo orgoglio personale, il guadagno, il lavoro? Determinato, risoluto, convinto, sceglie dopo aver meditato e considerato tutto quanto possibile, sicuro che la scelta fatta è per il suo bene.