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Pur essendo espressione di una vita, una specie di autobiografia spirituale, non manca di sezioni, chiamiamole così, che hanno una autonomia di contenuti e di stile. E qui bisogna essere grati all'autore perché saggiamente ai molti o ai tutti che vivono anche a Bergamo, spiega in dettaglio i punti cardinali di una zona della città spesse volte recepiti solo come passaggio. Vedi Sant'Agostino. O anche punti storici e monumentali come il Duomo, Sant'Agata, Seminarino, la Rocca ecc. cosa di non poco conto in quanto non hanno altre fonti di conoscenza. Il cuore del volume, va da sé, si trova nella riproduzione di quelle locuzioni che per anni hanno caratterizzato la vita culturale e spirituale di Antonio Centurelli. Sulla fedeltà di questa esperienza che si svolge prevalentemente nel settennio 1973-1980, a garanzia di non autosuggestione, si deve invocare la paziente e intelligente presenza di Don Giuseppe Piccardi. Chi l'ha ben conosciuto può affermare che era un prete innamorato di Gesù e della Madonna, ma con i piedi ben piantati per terra e con una marcata inclinazione spirituale che ne ha fatto un sicuro direttore di spirito in molte direzioni. Ognuna di quelle che l'autore chiama "locuzioni" che venivano a lui sottoposte, egli le vagliava, le scriveva e senza volerlo, preparava il terreno a questa originale edizione.