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Non si lasci fuorviare il lettore dall'inizio dell'opera dove tutto, pur essendo reale, ha vago sapore di fiaba. Il testo, pagina dopo pagina, prende corpo, prende respiro. Si tuffa nei meandri dell'esistenza, si tinge di ombre e di luci, si immerge fra le pagine dell'arte, fruga dentro le pieghe della storia ad affrontare i grandi quesiti dell'uomo. Filo conduttore è il dialogo fra il celebre pittore cinese Qi Baishi e una donna italiana con il dono della poesia. Un dialogo dove ogni evento si fa vento di conoscenza in un'atmosfera di reciproco rispetto. Partito da un confronto fra culture, mentalità e vissuti diversi, il dialogo si fa via via incontro, in un crescente disvelarsi all'altro, senza pudori, senza paraventi. Ed è proprio nella paziente ricerca di una verità universale che i due interlocutori si trovano sorprendentemente vicini. Come se le loro anime, guidate da una saggezza remota, scegliessero di parlare di loro stesse, delle loro storie, delle proprie esperienze per farsi comete di luce alle generazioni future. Intrigante questo testo a due voci, impastato d'inchiostri e colori, di suoni e di assonanze sull'onda di una scrittura poetica duttile e variegata: ora lieve come farfalla ora potente come mare in tempesta. L'intero poema è un invito all'ascolto. Dell'altro e di se stessi. Ed è un canto alla natura e alla vita. Un inno all'amicizia. Non mancherà di coinvolgere i lettori, spronandoli a centellinarlo con calma. Come liquore prezioso.