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Questo è il primo romanzo di Gianni Manghetti: protagoniste sono le suore, cioè le "donne della Chiesa".Si tratta di un racconto che parte da un fatto vero: l'esproprio del convento di sette suore ultra-ottantenni, le ultime di un Ordine morente. È una storia di sofferenza e di crisi religiosa che porta le "suorine" alla scoperta di una vocazione nuova: andare a vivere accanto ai poveri, ai senza terra, ai bambini di strada, cioè là dove la Chiesa è chiamata a stare. Suor Cecilia, la Madre, diviene così la protagonista non solo del rinnovamento del suo Ordine, ma anche, in maniera umile e nascosta, del rinnovamento della Chiesa. Gianni Manghetti, oltre a occuparsi per gran parte della sua vita di banche e assicurazioni, si è dedicato all'insegnamento e si è impegnato come opinionista in un quotidiano nazionale. A settant'anni ha cominciato a scrivere sugli uomini. Ha pubblicato nel 2009, con Felici Editore, "Vite Pendolari. Ad alta velocità?", un libro in cui gli Italiani incontrati in treno raccontano le loro storie.