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Una donna morta in un cassonetto: sgozzata, completamente nuda, marcata; siamo in una traversa di via Nomentana, a Roma, davanti all'ambasciata afghana. A partire da questa macchia si snodano le 24 narrazioni de "La marcatura della regina". Una storia per ogni ora della giornata: uno spazzino e un tassista, una cameriera e una giornalista, un prete e una prostituta, un immigrato e una bambina. Normali, banali esistenze, ombre anonime tra la folla. Unica dorsale l'evolversi del caso d'omicidio: tutti i protagonisti infatti risultano in qualche modo collegati alle indagini, come se condividessero una storia comune di cui però non riescono a partecipare appieno. Sono comparse l'uno nella vita dell'altro, intrappolati assieme nelle celle che di giorno in giorno si trovano a costruire. Come tante piccole api.