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Quando uno psicologo, seppure "sui generis" come Roberto Marchesini, scrive un libro che parla di birra, vino e spiriti, i casi sono due: o è impazzito e ha deciso di cambiare mestiere e darsi all'alcol; oppure si tratta di una metafora. Per fortuna, vale il secondo caso. La metafora in questione è la stessa che dà il titolo al libro: la vita è un bicchiere. In realtà, utilizzando queste comuni ma straordinarie bevande, Marchesini parla del senso della vita e del lavoro, dell'importanza delle relazioni, di come mantenere la propria esistenza in equilibrio in mezzo alle mille e più difficoltà che quotidianamente incontriamo. L'invito alla lettura è di don Pietro Cesena, parroco di Borgotrebbia, recentemente balzato agli «onori» delle cronache per la sua predica del Natale 2020. Ecco le sue parole: «Vi invito oggi a mangiare bene, a mangiare tutto. A bere con abbondanza. Ma non la Coca-Cola! Vino buono, perché il vino è segno della vita eterna! In paradiso, fratelli miei, gli astemi non potranno entrare... perché si beve il vino!». Un giornalista presente alla Messa ha registrato un video della predica e lo ha lanciato sui social rendendola un caso mediatico. Le parole di don Pietro, manco fossero quelle del papa, hanno fatto il giro del mondo, sono state tradotte in altre lingue. Dando alle stampe questo lavoro coltiviamo la speranza che le parole di don Pietro, unite a quelle di Marchesini, inducano le persone che quotidianamente portano alla bocca un buon bicchiere, a riflettere sulle questioni più importanti della vita.