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In "Karma aperto", Fabrizio Petri disegna un percorso vivo tra Oriente e Occidente, in un dialogo serrato tra idee e culture. Un percorso che, grazie a numerosi incontri con personalità memorabili, invita "a riflettere su quanto le reciproche influenze tra questi due mondi abbiano contribuito a delineare alcune caratteristiche salienti delle società odierne", come indica lo stesso autore. Un percorso che prende le mosse dall'avventura della Beat Generation e in generale della controcultura americana - interpretate alla luce dei rapporti tra psicologia occidentale e spiritualità orientale -, per avvicinarci, in un crescendo a spirale tra India, Europa e Stati Uniti, a una più profonda comprensione di alcune dinamiche della realtà globale contemporanea, portandoci infine alla nascita dell'odierna società in Rete. Il cammino che il lettore è invitato a compiere parte da Roma e a Roma torna. Lungo tale cammino, l'interazione tra i princìpi della nonviolenza gandhiana e della psicologia del profondo di matrice junghiana ci svela la prospettiva di società sempre più aperte, in cui sarà possibile vivere nel segno di "Karma aperto". "Parlare di Karma aperto" sottolinea Fabrizio Petri "significa cercare di liberarsi dai limiti angusti dell'egocentrismo e comprendere quanto percorrere la via dell'introspezione serva a prepararci a un atteggiamento più altruista, più sensibile a riconoscere quei fondamenti comuni che nutrono il nostro senso di appartenenza collettivo."