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Questo libro, che raccoglie gli interventi degli studiosi e professionisti della traduzione che hanno partecipato al simposio sulla traduzione letteraria organizzato da Nicoletta Dacrema all'Università di Cagliari, è governato dal principio della eterogeneità. I testi presi in considerazione, infatti, coprono un arco cronologico vastissimo, che va dal primo millennio a.C. fino a oggi. Essi sono, inoltre, rappresentativi di generi letterari diversi: poesia, narrativa, prosa d'arte. Una prospettiva tanto ampia, che accoglie poesia antica e poesia contemporanea, istanze e modalità narrative, e in generale prosastiche, con le relative crisi e assestamenti formali, intende non solo dare un quadro mosso della letteratura europea e, più latamente, mondiale, ma anche, e soprattutto, intende marcare la pluralità di strategie che vengono messe in opera, di volta in volta, nella riproposta del fatto letterario, con le sue specificità di macrostruttura e di microstruttura che variano nel tempo e di voce in voce. Esse sono, infatti, espressione della verità individuale di ciascun autore, del suo 'poieîn'. Ogni traduzione è una ri-creazione dell'opera, e dà, pertanto, una versione propria che parte da una "interpretazione": sia del piano semantico, soprattutto lessicale, con tutte le sue sfumature; sia del piano formale. Questa interpretazione è, a suo modo, originale. Nel bene, e nel male.