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"Sono nato come tutti con l'idea che la mia vita sarebbe stata un percorso difficile, un lavoro di costruzione e modellamento. Sono nato in una città che si nutre di solitudini e disperazione: Milano. Cercare di capire come si diventa grandi a Milano è come cercare di capire come si diventa biondi a Copenhagen. Non esistono ragioni, lo si diventa. È come vivere a Maranello con in testa l'idea della velocità, solo che la pista non ti regala albe o tramonti da ricordare ma solo giornate da trascorrere. I profumi sono anonimi, come le facce e le facce sono incredibilmente fiere perché guardano l'Italia dall'alto. Allora come dovrebbero essere a Bolzano anche se è vero che lì guardano la Germania dal basso." Vincenzo Costantino, detto Cinaski, nasce a Milano il 19 novembre 1964. Cinico e sensibile, egocentrico e distaccato, alticcio e lucido, amabile e provocatorio. Poeta narratore ed interprete, libera la poesia dai libri per regalarla al palco e alla voce. La poesia scritta gli va stretta e Cinaski ama invece raccontare in prima persona di fronte al pubblico e non a ipotetici lettori. Ecco quindi che prende forma un vero e proprio spettacolo. Un monologo condotto da un "quasi-attore" dotato di carisma e di una voce profonda e intrigante. Le sue parole prendono vita diventando canzoni, arie, melodie legate al mondo musicale del jazz del blues e del rock.