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Uomo di vasta cultura, con una singolare vicinanza alla letteratura e alla poesia, Eugenio Borgna ha scritto, nel corso degli anni, una sorta di biografia dell'esistenza, dalla schizofrenia alla tristezza, all'ansia, all'angoscia, alle emozioni. In questo volume riflette ora sui rapporti tra psichiatria, arte e creatività in genere. Nell'originarietà oscura dell'umano, nell'archeologia dello "sguardo" discute i grandi temi dell'arte novecentesca: Stimmung, follia, malinconia, il corpo, il volto. Rilegge e commenta le poetiche degli artisti attraverso i loro scritti. Con un accento, una segretezza, si rivelano presenze di artisti come Munch, De Chirico, Sironi, Bacon, Giacometti.