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"Nell'anno 1 d.C. Ovidio scrive "Le Metamorfosi", la sua opera fondante che attinge alle fonti della mitologia greca prendendone in prestito i personaggi, i caratteri, i volti. I pittori e gli scultori hanno attinto la loro ispirazione direttamente da questo testo, più che da quelli che hanno ispirato Ovidio, perché il poeta ha infuso in quei miti un nuovo vigore, moltiplicando quadri e soggetti, ma anche ritmi, toni e prospettive con una scrittura violentemente figurativa e un'emozione sempre presente. Durante il Rinascimento gli artisti si sono riconosciuti in quell'immenso affresco umano, ma è a partire dalla fine del XVI secolo che essi hanno tradotto con maggiore potenza lo spirito barocco di Ovidio." (dalla Prefazione)