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Il 22 maggio 1712 papa Clemente XI proclama santo il suo predecessore Pio V, il domenicano Michele Ghislieri, eletto papa nel 1566 e morto dopo sei anni di pontificato. L'evento della canonizzazione ha rappresentato fra l'altro un'occasione non soltanto per riflettere sulla rilevanza del personaggio dal punto di vista dottrinale e morale, ma anche per valutarne la portata dal punto di vista più ampiamente storico. La "Vita di San Pio V" di cui questo volume fornisce la prima traduzione, è opera di Tommaso Maria Minorelli (Padova 1661 - Roma 1733), letterato e storico appartenente all'Ordine domenicano. In essa l'autore espone in relativa sintesi le vicende della vita di Ghislieri, attingendo alle ben più articolate opere precedenti e compendiando una serie di notizie ormai tradizionali sulla sua integrità di vita e di costumi, sull'impegno nella moralizzazione interna della Chiesa in linea con la linea tridentina, sulla determinazione nella difesa dell'ortodossia, dapprima come Inquisitore e quindi come papa, culminata nella costituzione della Lega Santa e nella vittoria di Lepanto. Il carattere di originalità dell'opera va però cercato nel fatto che costituisce la voce ufficiale dell'Ordine che a suo tempo aveva espresso il pontefice, e in tal senso, nella selezione degli avvenimenti e nell'interpretazione degli stessi, rappresenta un contributo interessante anche in senso storiografico e non solo documentario.