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Berto Broc era un giovanotto che da anni lavorava part time, in modo da contribuire alle sue spese senza pesare esclusivamente sulla famiglia, sostenuta dal solo stipendio del padre. Appena laureato, nel 1996, aveva deciso di proseguire il suo percorso lavorativo nell'Università di Pisa collaborando come assistente per la cattedra di Scienza della Politica. Berto, pur non essendo genio incommensurabile, sapeva organizzarsi in modo da svolgere una notevole mole di lavoro, tale da inventare tutta una serie di esercitazioni scritte assolutamente nuove, corredate da un sistema di valutazione particolarmente oggettivo. Inoltre, amava l'insegnamento rendendosi sempre disponibile con gli studenti. In seguito, anche per le reiterate assicurazioni del suo mentore, unite alla consapevolezza dell'impegno e dei risultati ottenuti, Berto riteneva ragionevolmente che l'obiettivo di diventare ricercatore a ruolo, superando le angosce del lungo periodo di precariato, fosse a portata di mano. Tuttavia, gli avvenimenti prenderanno una piega talmente diversa da rendere il caso del dottor Broc ununicum per la sua gravità.