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Con "Oltre il frastuono", Centurelli, ci invita ad uscire dal caos del mondo contemporaneo per ricondurci in una dimensione più semplice ed immediata. Le città moderne, con le macchine rumorose, le loro luci al neon e i loro suoni frastornanti, allontanano l'uomo dal suo "io profondo", dalla coscienza della propria anima, dal contatto con la dimensione spirituale; Centurelli vuole eliminare tutto ciò che è puro e riportare il lettore in uno stato "naturale" di verginità archetipica. La mente torna alle origini, all'infanzia, ritrova se stessa grazie all'immediatezza delle immagini e delle sensazioni descrittive, e ricorda le proprie speranze, viste attraverso la lente delle esperienze dell'età adulta. La modernità tuttavia non scompare del tutto: quella che si trova nella poesia di Centurelli è una città svuotata dal frastuono, che comunica attraverso i suoi monumenti, i suoi angoli più nascosti. In queste poesie si riconosce il fascino e l'incanto di Bergamo Alta, riscontrabile anche nelle tavole pittoriche.