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Si afferma quasi con leggerezza che un'esistenza senza figli sia vuota e arida o che i figli portino gioia nella nostra vita. Nell'immaginario comune, perlopiù, la maternità è pensata come l'esperienza più gratificante per una donna. Ma, nei fatti, è davvero così? In che modo un figlio (o una figlia) riempie la nostra vita o ci rende felici? Siamo predisposti per natura a prenderci cura dei figli? Jessica Valenti affronta questi temi controversi senza censure e smaschera con coraggio la falsità "pericolosa" dei luoghi comuni sulla genitorialità: i figli di per sé non contribuiscono alla nostra felicità e la maternità non è per nulla l'esperienza più appagante per una donna. Contrariamente a quanto si crede, infatti, la maternità come momento di felicità idilliaca è un ideale quasi impossibile da realizzare che, se alimentato, nuoce gravemente alle donne, specie durante i primi anni di vita del bambino. A ben guardare, il desiderio di diventare madre è spesso frutto di un'imposizione culturale. Da dove nasce questa idea di maternità? Il libro entra nel vivo del dibattito arricchendolo con l'esperienza personale dell'autrice e indicando una nuova prospettiva: "non chiudere la donna nella maternità", mettendo in discussione il modello standard di genitorialità. Con un saggio sull'avere figli in Italia di Alessandro Rosina (professore di Demografia) e un'analisi dei dati su fecondità e maternità di Cinzia Conti (ricercatore Istat).