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Giovan Battista da Gagliano (1594-1651), fratello del più celebre Marco ebbe incarichi stabili presso le cappelle musicali delle principali chiese di Firenze (San Lorenzo, Santa Maria del Fiore), la corte medicea, la Compagnia di educazione dei fanciulli dell'Arcangelo Raffaello, ma la cui attività è documentata - sia pur scarsamente - anche in relazione ad altri circuiti, laici e religiosi. Certamente più noto ed apprezzato per la sua solida preparazione in ambito polifonico, nel libro delle Varie musiche Gagliano raccolse i frutti del suo cimento con il nuovo genere di canto a una e due voci e basso continuo: la varietas annunciata nel titolo concerne certamente la frastagliata morfologia poetica (canzonette di varia struttura, madrigali, sonetti, stanza di canzone, terzine) e musicale (intonazioni monodiche di tipo strofico oppure interamente composte, oltre alle tracce di una persistente pratica polifonica), ma anche la diversità dei contenuti (profano e spirituale), delle destinazioni, o provenienze, e delle funzioni (musiche per la camera, per il teatro, per le occasioni confraternitali), a sua volta riflesso, almeno parziale, della multiforme attività del compositore.