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I fatti recenti della cronaca mondiale provocano spesso smarrimento, angoscia e turbamento. Le troppe violenze e gli abusi a cui si è costretti ad assistere suscitano la domanda fondamentale: chi è l'uomo? Chi è l'essere umano in quanto tale? Domanda che può sembrare puramente filosofica, ma che si rivela invece mai davvero esplicitata. In questo libro-intervista, un pensatore autorevole ci offre uno spaccato di fenomeni quali: la globalizzazione dell'economia (in termini di distribuzione delle risorse, migrazioni di popoli e conseguenti problemi di convivenza e intolleranza culturale e religiosa); la nuova concezione del diritto (i diritti fondamentali dell'uomo, i limiti del diritto naturale, il concetto di sovranità nazionale); le politiche demografiche (controllo delle nascite, sterilizzazione coatta, aborto, eutanasia e ruolo dei medici nella società civile); il ruolo degli organismi internazionali (ONU, FMI, OMS e Banca Mondiale). Dalle argomentazioni dell'autore emerge continuamente il quesito iniziale. E siamo portati alla conclusione che quando l'uomo dimentica Dio viene aperta la strada a conflitti e a violenze senza pari. Nascono nuovi idoli nei quali l'uomo cerca un surrogato del Dio appena perduto: si resta estasiati davanti a tecnologie prodigiose, tanto spettacolari quanto pretesto di manipolazioni; si immagina di volare su Marte, perché del mondo ci si sente già padroni.