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Alla celebre figura di Ippocrate di Cos, padre della medicina occidentale, è stato attribuito un nutrito corpus di opere. Tra queste si annoverano anche sei trattati di etica medica: si tratta del ben noto Giuramento e dei meno conosciuti Legge, Testamento, Precetti, Decoro e Medico, databili verosimilmente tra il V sec. a.C. e il II sec. d.C. In questi sei testi sono raccolti precetti etici, rivolti probabilmente a studenti di medicina, che vertono su diversi aspetti della figura del medico antico e del suo rapporto con i pazienti. Il bravo medico, ad esempio, non deve essere avido di guadagno, deve collaborare anziché competere con i colleghi qualora un caso sia molto difficile, deve essere riservato e vestito in modo sobrio, severo e allo stesso tempo benevolo nei confronti del malato. Alcuni di questi precetti etici ippocratici trovano dei paralleli in testi di altri medici antichi, come ad esempio Scribonio Largo, Celso, Sorano e Galeno. Il volume offre una panoramica degli aspetti più salienti dell'etica medica attribuita a Ippocrate, alla cui conoscenza il lettore verrà guidato attraverso l'analisi di passi in traduzione italiana.