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La presente antologia racchiude questi versi, alcuni inediti, alcuni già molto apprezzati nei vari concorsi a livello nazionale, dai quali emerge una riflessione poco bonaria, a volte dura, sulla folle ambizione, sull'egoismo dell'uomo, sulla mancanza di princìpi cui si abbandona la nostra vuota società... non una riflessione asettica e indifferente, ma una lucida osservazione condotta da una coscienza illuminata dalla fede "che tutto fonda e ogni evento giustifica mite". Il suo è uno sguardo sulla società del terzo millennio, disumanizzata, in cui la personalità umana ha perduto la sua compattezza unitaria e si vede disgregata, frantumata nelle sue varie dimensioni: fisica, culturale, spirituale, intellettiva, emotiva, sociale, ormai lontane dall'essere ben equilibrate e in armonia tra loro, condizionate dall'aspetto economico che ha prevalso e permeato di sé tutti gli ambiti della vita. Così la coscienza morale, diventata un ingombro inutile di cui ci si può sbarazzare con estrema facilità, ha ceduto il posto all'utilitarismo.