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Liborio Salomi (Carpignano salentino. 1872 - Lecce 1952), geologo, paleontologo, per lungo tempo anche educatore, ma soprattutto naturalista, con particolare inclinazione per la tassidermia e i preparati osteologici, pur avendone avuto l'intenzione, non fece in tempo a produrre scritti sistematici sulle sue ricerche nei più svariati campi. Morì, infatti, forse per le complicanze di quella che oggi sarebbe una "malattia professionale", provocata da una sostanza tossica utilizzata per decenni nei suoi preparati tassidermici. Questo volume nasce perciò con l'intento di recuperarne la memoria e far vedere nella giusta luce l'opera dello scienziato, dandone un'immagine a tutto tondo e collocandolo sullo stesso piano degli altri personaggi, finora più noti, che hanno fatto la storia della scienza e della tecnologia del Salento del XX secolo. Sono qui ricostruite le vicende (ordinarie e straordinarie) della sua vita e analizzati, con l'aiuto di specialisti, la tesi di laurea (1907), sulla datazione della pietra leccese, e i suoi appunti di anatomia comparata e di embriologia.