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Nell'ambito della lirica italiana, le rime di Girolamo Savonarola sono una delle testimonianze più alte della poesia tardo quattrocentesca. La voce è quella di un profeta calamitoso e di un poeta equivoco (riscrittore di Petrarca) che vuole dare conto all'uditore di ieri, come al lettore di oggi, dei propri moniti e del proprio viatico spirituale. Composti presumibilmente tra il 1470 e il 1485, nella Bologna di santa Caterina de' Vigri e nella Firenze di Lorenzo il Magnifico, questi versi testimoniano l'impetuosa storia di un'anima che annientava le potenze mondane per incamminarsi all'eternità. Con erudizione profonda e linguaggio limpido Giona Tuccini offre a studiosi e appassionati una guida aggiornata delle rime savonaroliane, corredandola di un'ampia introduzione, di un commento minuzioso e di una biografia sistematica del più controverso riformatore domenicano di tutti i tempi.