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Theodor W. Adorno, il filosofo tedesco esponente della Scuola di Francoforte, scrive nel 1959 un breve saggio intitolato "Theorie der Halbbildung", ripubblicato di recente in Germania dalla Suhrkamp. La presente edizione italiana, curata da Giancarla Sola, ha per titolo "Teoria della Halbbildung". Mantiene, dunque, volutamente immutata la parola tedesca attorno alla quale ruota il testo di Adorno. Il libro parte dalla storia di due concetti: quello di formazione (Bildung) e quello di cultura (Kultur), per precisare poi come entrambi siano stati logorati nel corso della modernità al punto che la formazione dell'uomo contemporaneo è ormai profondamente compromessa. Per chiarire tale fenomeno, Adorno parla di Halbbildung: ossia, di una formazione superficiale, parziale, incompleta, dimidiata e perfino disumanizzata, intesa quale esito di una società in cui i mezzi di comunicazione di massa e l'industria culturale hanno prodotto un processo generalizzato di omologazione. Il tema, di considerevole attualità, richiama non solo la questione della libertà di stampa, ma anche quella di pensiero e di critica. Ed è appunto nel solco della critica sociale franco-fortese che il testo di Adorno si colloca, consegnandosi al lettore in tutta la sua forza filosofica, sociologica e pedagogica.