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Quali sono i rapporti tra la dottrina calvinista e puritana della vocazione e la concezione moderna del lavoro? Studiando gli scritti di Calvino e alcuni trattati di eminenti teologi e predicatori inglesi del Seicento - quali William Perkins, Richard Baxter e Richard Steele - Mario Miegge mette in luce la elaborazione delle "vocazioni particolari" che, attuandosi nelle diverse professioni e mestieri, innalzarono il lavoro al rango di valore universale. Tuttavia, i meccanismi anonimi e costrittivi della grande industria e del mercato globale hanno disgregato i modelli dell'etica professionale, e il lavoro - sempre più frammentato e precario - ha perso ogni connotato vocazionale. Secondo Miegge, d'altro canto, non si potrà far fronte alla presente accumulazione di crisi (e-conomica e occupazionale, ambientale e sociale) se non vengono riscoperte e sviluppate forme di attività e di cooperazione che prendano nuovamente senso da una comune "chiamata" ri-guardo all'avvenire del genere umano e alla salvaguardia del nostro pianeta.