Tab Article
Nella consapevolezza di non poter cogliere uno actu tutte le molteplici sfaccettature del rapporto tra il diritto e l'informazione, il volume sceglie tre problematiche oggi molto sentite, rinviando alla prossima puntata l'analisi di altri temi e punti di vista. La prima riguarda la rapida trasformazione delle piattaforme online, che stanno perdendo la neutralità proclamata sino a ieri. I soggetti della Rete intervengono (o non intervengono) sui messaggi diffusi, sì da presentarsi come veri editori, responsabili in ultima analisi anche di fenomeni deleteri quali fake news, processi mediatici, campagne di odio. Da qui l'esigenza, non peregrina, di giustapporre al potere privato un soggetto pubblico che offra informazione, educazione ed intrattenimento in un'ottica autenticamente pluralistica, quale richiede la nostra Costituzione. Una specifica analisi viene dedicata, nella seconda parte del volume, alla problematica dei messaggi di odio. Nonostante siano già puniti sotto varie forme, questi messaggi sembrano richiedere sempre nuove incriminazioni, tanto per far fronte alle esigenze di tutela di categorie o classi prima non considerate, quanto per arginare le forme più sofisticate di incitamento alla discriminazione, quali si celano nel messaggio negazionista... Il terzo tema è rappresentato dalla par condicio radiotelevisiva in ambito nazionale e locale. Esso è stato negli ultimi anni accantonato, in nome tanto della pretesa recessività del medium radiotelevisivo tra le fonti di informazione, quanto del preteso pluralismo assicurato dalla molteplicità dei canali disponibili.