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Viva la musica! è un romanzo di culto, un invito a una festa senza fine e un omaggio al potere trasformativo della musica che da quasi cinquant'anni continua a conquistare intere generazioni di lettori. C'è una sorta di patto segreto con la morte nella storia di María del Carmen Huerta, la bella, tragica, «bionda, biondissima» protagonista del romanzo: va fiera dei suoi capelli, della sua giovinezza e della sua libertà, vorrebbe conoscere l'inglese per poter cantare i testi dei Rolling Stones, ama il rock e adora la salsa, Ricardo Ray e Bobby Cruz, i ragazzi e le ragazze, l'alcol e le droghe. La sua vicenda travolgente è intessuta in egual misura di una sensuale autodistruzione e di una frenetica incoscienza, che pulsano vive fra le pagine di questo romanzo e restituiscono appieno la profonda rivoluzione sociale, sessuale e dei costumi che negli anni Settanta attraversò Cali, la città colombiana dove è ambientata. Pubblicato per la prima volta nel 1977, "Viva la musica!" è l'unico romanzo scritto da Andrés Caicedo, poliedrico regista e scrittore colombiano morto suicida a soli venticinque anni e tutt'ora considerato una delle penne più originali della letteratura latinoamericana di tutti i tempi. A qualunque età lo si legga sarà impossibile restare indifferenti alla forza dirompente della sua voce.