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Maestro del microracconto, Juan José Arreola è considerato uno degli scrittori messicani più influenti del Novecento. Nei brevi e fulminanti bozzetti che formano "Bestiario" - dettati a braccio nel corso di una settimana a un giovanissimo José Emilio Pacheco - Arreola concentra tutta l'ironia e la sagacia della sua poetica. L'autore si mette parodicamente nei panni di un naturalista e caratterizza i vari animali riflettendo allo stesso tempo sulla condizione umana. Nella sorprendente allegoria del suo bestiario ritroviamo l'erotismo, il quotidiano, il presente e un passato affatto glorioso. Uno zoo surreale che diventa pura letteratura.