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"Proponendosi di ragionare sulle relazioni fra esperienza onirica e creatività letteraria, fra riflessione sul sogno e sua rappresentazione poetica, questo libro - come il Colloquio Malatestiano da cui è nato - affronta un argomento di grande ampiezza e tradizione. Senza, oltretutto, porsi confini temporali. Si sono così rese necessarie scelte non facili: ciascuno dei saggi qui raccolti si è trovato dinanzi al compito di interpretare il tema ragionando su autori e opere salienti della Weltliteratur; tenendo conto di teorie del sogno che vanno dall'antichità classica alla contemporaneità; riservando alla psicoanalisi freudiana l'attenzione che le spetta come punto di svolta nella gnoseologia e nell'ermeneutica del sogno; decidendo se privilegiare una singola disciplina o le intersezioni fra campi di indagine; se restare in un'epoca circoscritta o muoversi attraverso i secoli. Si parla, nel volume, solo di grandi scrittori, da Shakespeare a Balzac, da Cervantes a Svevo. Vengono condotte riflessioni su singoli autori o singole opere, ma anche tracciate linee di ragionamento di maggior sviluppo temporale. In comune i saggi hanno l'intento di ravvisare e delineare, entro la filosofia compositiva di uno o più autori, una poetica del sogno, e di riflettere sulle relazioni fra le due sfere. Un'ulteriore analisi, in più di un saggio, è riservata al dialogo che gli scrittori, attraverso la rappresentazione del sogno, instaurano con gli eventi storici del loro tempo, e con il pensiero filosofico, sociale, religioso." (dall'Introduzione di Andreina Lavagetto)