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La presenza dei giovani, in forme diverse, è il più grande patrimonio presente oggi nelle organizzazioni del terzo settore. In termini di progettualità, di innovazione, di creatività e anche, e potremmo dire soprattutto, di garanzia di prosecuzione delle molteplici esperienze presenti in Italia. Il buon "utilizzo" di questo patrimonio dipende però da come si riesce a costruire connessioni di reciprocità tra generazioni, tra giovane e organizzazione e infine tra giovane, organizzazione e comunità di appartenenza. Proprio in questo solco si muove questa pubblicazione che ha al centro una ricerca fatta ai giovani volontari e ai giovani del servizio civile del movimento delle Misericordie arricchita da alcuni approfondimenti che guardano le responsabilità delle organizzazioni nei confronti del processo di crescita dei giovani, il futuro lavorativo e i "fondamentali" necessari della gratuità e della gratificazione.