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«A grande distanza dal primo articolo sulle Miracole, e a buona distanza ormai dal primo articolo dedicato alle Storie de Troia e de Roma, raccolgo lo studio sulla lingua di Roma nel Duecento, che ha preso avvio ed ha continuamente attinto da questi componimenti duecenteschi. Si conclude così un lavoro durato tanti anni, e passato attraverso tante fasi e trasformazioni: dalla prima fase manoscritta (le occorrenze dei singoli codici delle Storie sono state raccolte a mano e catalogate), al riversamento dell'intera raccolta di dati in scrittura virtuale, con la quale è iniziata la pubblicazione su "Studi Mediolatini e Volgari"; ad ogni ripresa, il lavoro è stato aggiornato, di volta in volta per ritrovare i segni che il tempo ha depositato in un testo che per estensione e varietà si costituisce quasi come una raccolta, un 'libro della lingua'. Gli spogli delle Storie erano pronti alle soglie degli anni Ottanta, escono a grande distanza di tempo, e mi piace qui fare un piccolissimo, umilissimo, paragone con la sorte delle cose di Roma. Nel frattempo molti contributi sono stati dedicati alla lingua di Roma, dal Duecento alla contemporaneità, ma le Storie continuano a rappresentare un grande thesaurus delle origini, nella loro duplice veste manoscritta, per classificare il quale prende consistenza una grammatica storica...»