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Il testo intende approfondire, in estrema sintesi, alcune delle questioni e dei casi in cui ha trovato applicazione il nuovo meccanismo della non punibilità per particolare tenuità del fatto introdotto nel nostro ordinamento con il d.lgs. n. 28 del 2015. Il volume prende in esame l'applicazione pratica dell'innovativo meccanismo tanto sul versante sostanziale quanto sul piano processuale, onde verificare se la nuova causa di non punibilità concorre, effettivamente, a delimitare l'area dei fatti penalmente rilevanti secondo i principi del diritto penale minimo, nel rispetto del quali il legislatore ricorre al diritto penale solo quando non sussiste altra norma, diversa dalla pena, in grado di assicurare un'efficace tutela al bene giuridico protetto. Il testo, esaminando alcune delle sue applicazioni pratiche, intende fornire delle minime linee guida per l'operatore, considerato che l'istituto mira a evitare l'applicazione delle sanzioni penale quando il fatto-reato è di lieve entità tale che qualsiasi sanzione penale possa apparire come sproporzionata e l'agente possa avvertirla come ingiusta, contravvenendo alle esigenze di rieducazione della pena (art. 27, comma 3 Cost.).