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"Giuseppe Mazzoni fu un protagonista del Risorgimento, non solo dell'Italia, però, ma dell'"Europa dei popoli", delle nazioni alla cerca delle proprie origini e dell'indipendenza, in cammino verso lo riconquista della propria dignità. la sua terra, del resto, lo Prato dei grandi mercanti e banchieri tra Medioevo e Rinascimento, era Europa molti secoli prima ch'egli intraprendesse lo sua battaglia patriottica. Ed Europa era il Granducato di Toscana nel quale Mazzoni crebbe. Del pari lo era l'Italia ch'egli intravvide sin da quando studiava nel celebre Collegio Cicognini della sua città. Mazzoni, ha da tempo documentato e ora qui ripete Guglielmo Adilardi, fu uomo universale perché incarnò un'epoca e ha lasciato un esempio di generosità, disinteresse e di preveggenza. Se lo sua fu l'età degli uomini cosmico-storici (come Giuseppe Garibaldi)' Mazzoni ne rimane emblema. Queste nuove pagine di Adilardi ce lo propongono quale venne ritratto nella "Rivista della massoneria italiana". In quella raffigurazione, molte volte riprodotta, occhio mite ma sguardo fermo, il Triumviro e Gran Maestro mira oltre chi lo guarda, quasi a indicare una meta lontana: i destini dell'umanità: ognuno è fabbro della propria sorte... (dalla postfazione di Aldo A. Mola).