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Il volume analizza nel dettaglio tutte le previsioni - sia sostanziali che processuali - introdotte dalla legge 23 marzo 2016, n. 41, la quale, dopo un travagliato iter parlamentare, ha introdotto le fattispecie, anche aggravate, di omicidio stradale e di lesioni personali stradali gravi e gravissime spingendosi, quindi, a verificare la possibile conciliabilità delle nuove disposizioni contenute negli artt. 589-bis e 590-bis c.p. con la produzione giurisprudenziale formatasi sotto il vigore delle previgenti ipotesi di reato. La legge n. 41 del 2016 - che si caratterizza per il rigore sanzionatorio dalla valenza quasi "simbolica" - fortemente voluta dal Governo e dalle associazioni di vittime della strada, ha introdotto, fra l'altro, l'obbligatorietà dell'arresto in flagranza per le ipotesi più gravi di omicidio stradale e la facoltatività della precautela personale per il delitto di lesioni personali stradali gravi e gravissime (ex art. 381 comma 2 c.p.p.), l'aggravante della fuga dopo l'incidente e mirate sanzioni accessorie fra cui spicca il divieto di conseguire una nuova patente a seguito di revoca, con termini variabili a seconda della gravità dei fatti accertati sino ad un massimo di trenta anni. Di seguito sono esaminate partitamente le ulteriori fattispecie di reato relative alla circolazione stradale, non modificate dalla riforma del 2016, ricomprese nel codice della strada e nelle leggi speciali.