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Abbiamo più volte scritto che attraverso la cucina è passata la storia e la cultura dei popoli e che cucina e tradizione sono indissolubilmente legati: il tramandarsi le ricette, il ripetere i riti, il condividere i segreti dell'arte culinaria sono alla base dell'identità di intere nazioni e rappresentano il carattere dominante della condizione socioculturale di un popolo. Nel cercare di capire quanta parte della tradizione si sia conservata fino a oggi non potevamo non soffermarci sulla cucina lucana. La Lucania corrispondeva al territorio nel quale le genti italiche di lingua osca si distinsero nel popolo dei Lucani, a partire dal V secolo a.C. Era ben conosciuta per i suoi boschi fittissimi ed estesi e la sua cucina era influenzata dal clima, dalla differente natura orografica dei territori e intrisa di tutte le usanze culinarie dei popoli che storicamente l'hanno dominata, per poi fondersi in un caleidoscopico gioco di profumi e di sapori. È una cucina che si caratterizza soprattutto per i prodotti della terra e per le carni. In apertura gli Autori inseriscono un racconto che ha il compito di destare emozioni e farci entrare in punta di piedi in un mondo magico che è quello della diversità tra essere e apparire. In questo volume il cibo e la cucina occupano il loro posto naturale vicino alle sensazioni, ai colori e al sapere della terra da cui provengono.