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Edgar Allan Poe fu tra i primi ad avvicinare il grande pubblico alla crittografia, disciplina considerata esotica quanto la magia nera. Nel 1839 sfidò i lettori di un settimanale di Philadelphia a inviargli messaggi in codice che lui avrebbe decifrato: il successo fu tale che per mesi non ebbe tempo per fare altro. Da questa esperienza nacque Qualche parola sulla scrittura segreta, in cui illustrò in modo divulgativo le basi di questa disciplina, tra curiosità storiche e metodi di codifica e decodifica. In seguito, nel 1843, mise la sua passione al centro di un racconto d'avventura, Lo scarabeo d'oro, nel quale il gentiluomo William Legrand e il fedele Jupiter, uno schiavo liberato, si imbattono nella mappa di un tesoro sull'isola di Sullivan; la posizione del forziere è secretata in un crittogramma. Al termine di questi due scritti, il lettore troverà due quesiti di Poe rimasti irrisolti per centocinquant'anni (le cui soluzioni sono oggi reperibili on line).