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Nel 1991, Leo è uno studente di storia che vive nella cittadina ligure di Sarzana. Trascorre il tempo risolvendo cruciverba e giocando a scacchi con un giudice in pensione, che un giorno lo coinvolge in un piano eccentrico: scoprire che fine ha fatto il suo amico Malertis, un antiquario che attorno alla propria sparizione ha architettato un enigma di rimandi nascosti e messaggi criptici. Gli indizi portano alle città di Sofia e Salonicco, a una cava di marmo abbandonata e un cimitero sefardita, giù per un vortice di musica balcanica, artiste lunatiche e collezionisti di icone religiose. La soluzione della sciarada sembra collegare Malertis a un altro uomo che, settant'anni prima, decise di far perdere le sue tracce: Aurelio Delfi, un tenente italiano dell'esercito di occupazione in Bulgaria, che nel 1919 amò una donna ebrea di nome Vida Brocamo e poi fu costretto alla fuga tra le montagne. Due indagini e due storie d'amore - quella sventurata di Aurelio e quella travolgente che Leo troverà in Bulgaria - si rincorrono lungo tutto il '900, in un romanzo ingegnoso e appassionante come un gioco enigmistico.