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Alla soglia dei cinquant'anni Lev Krivorotov è un poeta in crisi creativa ed esistenziale: la militanza nei circoli artistici della dissidenza antisovietica è solo un ricordo, e le ardenti passioni giovanili si sono spente nella vodka. Che cosa è rimasto delle grandi speranze di quella genera¬zione, così piena di ambizioni ma così povera di prospettive? La donna che amava, Anja, ha sposato il suo migliore amico Nikita; il poeta militante Cigrasov, suo faro e punto di riferimento, si è suicidato. Lev stesso sembra condannato a rimanere una promessa non mantenuta della poesia russa. La morte di Anja e l'incontro con Nikita, dopo tanto tempo, lo porteranno a rievocare episodi del passato, tra cui il grottesco duello con il rivale in amore, evidente quanto patetica citazione della fine di Puskin. Sergej Gandlevskij è un poeta considerato un "classico vivente", che in questo suo romanzo - il cui titolo cita la sigla usata dagli studiosi russi per definire le parti illeggibili di un testo - rivela le inconsistenze e le illusioni della bohème moscovita, lasciando che la letteratura racconti se stessa.