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L'"Herbarium", per lungo tempo accuratamente conservato nella biblioteca di Harvard, è l'ultimo dei manoscritti appartenenti alla collezione Dickinson rimasto finora sconosciuto al pubblico. Questo volume lo rende finalmente accessibile a tutti i lettori interessati alla vita e alla scrittura della poetessa statunitense. In una lettera del 1845 la quattordicenne Emily Dickinson chiedeva a una sua amica se avesse iniziato a collezionare fiori e piante per un erbario: "Sarebbe come un tesoro per te; quasi tutte le ragazze ne hanno uno". La cura che mise nel suo erbario, inusuale per una giovane della sua età, rivela una passione per la natura che l'avrebbe accompagnata per tutta la vita e che avrebbe influenzato in maniera determinante la sua poetica, all'interno della quale i fiori assumono un ruolo simbolico di fondamentale importanza. Questa passione fece sì che la Dickinson, ancor prima che come poetessa, fosse conosciuta e apprezzata come esperta di giardinaggio, nella cui serra i fiori esotici spandevano profumo anche d'inverno. Il libro è arricchito da alcuni saggi introduttivi, dal catalogo e da un indice degli esemplari presenti.