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Madame Verdurin è l'animatrice di uno dei salotti parigini più alla moda, frequentato tra gli altri da Odette De Crécy, una scaltra quanto affascinante ex cortigiana. Dietro suo invito Charles Swann, ricercato esteta di grande cultura, si unisce al gruppo. Elegante e raffinato, anche troppo forse per la cerchia dei Verdurin, Swann è attratto dai modi insoliti di Odette per la quale, complici una Sonata di Vinteuil e un quadro di Botticelli, si accende un amore presto teneramente ricambiato dalla donna. Ma questo sentimento viene lentamente soppiantato dall'ansia ossessiva della gelosia, in un crescendo tormentato e doloroso, perdendo pian piano la sua aura e rivelando a Swann la mera realtà di quell'incontro. Definito un "romanzo nel romanzo" all'interno dell'opus magnum "Alla ricerca del tempo perduto", torna in libreria "Un amore di Swann" nella storica traduzione di Giacomo Debenedetti. Al pari di un quadro di Renoir o Monet, Proust dipinge magnificamente la Francia di fine Ottocento, la sua società destinata a una decadenza irreversibile, in cui anche l'amore più travolgente manifesta la sua fragilità ed evanescenza.