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"Budda sorride" è la cronaca di un viaggio compiuto da Cesare Brandi in Estremo Oriente, tra le terre di Cina, Giappone e Thailandia. Lo storico dell'arte si muove fra templi e giardini, passeggia a Tokyo in "un casupolaio con strade strette, eppure a due passi dai grattacieli", e ammira gli assortimenti di Budda fatti di legno, lacca e oro lucente, il cui sorriso appare "lontano come un tramonto". Brandi intreccia trame fittissime di richiami tra architettura e pensiero, tradizione e tecnologia, eleganza e Kitsch, Oriente e Occidente, nella narrazione di un viaggio traumatico, incontro con una colossale alterità che regala e tasi profonde e revisioni esemplari. In questo libro l'autore vince i pregiudizi sulle terre d'Oriente, rifuggendo l'atteggiamento provinciale dei viaggiatori degli anni Trenta ed evitando di scadere nel mero esotismo. Con una prefazione di Alberto Arbasino.