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"L'uomo è un essere mortale. Desidererebbe l'immortalità, ma non potendola avere desidera, di ripiego, almeno una vita longeva e una vecchiaia serena; desidera quindi morire a tarda età senza gravi malattie. E si augura che questo avvenga". Inizia così il saggio di Gabriella Gagliardi. Un libro che affronta un tema di grande attualità e interesse vista l'importanza e la diffusione assunta oggi dalla malattia oncologica, diventata purtroppo un vero e proprio spauracchio per l'umanità. L'autrice conduce un discorso a carattere prevalentemente etico-esistenziale, che si snoda fra filosofia e psicologia riuscendo a coniugare insieme esperienza vissuta ed esperienza pensata. In questo senso il testo ha il grande pregio di saper trattare in forma leggera un tema di per sé difficile e profondo rendendolo al tempo stesso gradevole ed appassionante. Realizza così il suo intento di fondo, che è quello di far assurgere l'esperienza individuale a dimensione universale che parla a tutti noi di tutti noi.